domenica 12 ottobre 2008

GARA2 - 12 ott 2008 CIRIE' HALF MARATHON

Eccomi alla mia seconda maratonina, a Cirie’, paesino all’imbocco delle valli di Lanzo, a 30Km circa da Torino, con percorso di 10.5Km da correre due volte. Due settimane fa, con la mia prima maratonina (la mezza di Torino) non mi ero concesso la possibilità di fare del mio meglio al fine di poter correre in compagnia di un collega, anche lui al battesimo della ‘mezza’. Mi era rimasto così il dubbio di quanto potevo dare in più e Cirie’ si e’ presentata come l’occasione giusta. In due settimane certo un po’ di smalto lo ho perso: le ripetute della scorsa settimana hanno lasciato strascichi di infiammazione alle articolazioni del ginocchio destro e questa settimana mi sono allenato solo giovedì e venerdì, in piu’ blandamente, per tenermi buono il povero ginocchio, contando che mi ripagasse in gara delle mie premure per lui.
Così anche questa domenica mi tocca alzarmi presto, addirittura al buio. Devo essere là presto, ho da completare l’iscrizione poiché non ho ancora consegnato il certificato medico e non sono tesserato FIDAL, e temo ci possano essere difficoltà. Colazione coi biscotti della NIPIOL, biscottini per bimbi ricchi di vitamine, e stavolta, anche se il meteo prevedeva una splendida giornata con temperature sui 20 gradi, mi copro bene il pancino: magliettina di cotone maniche lunghe e sopra canottiera dell’half marathon di Torino.
Arrivato sul posto subito l’organizzazione si dimostra efficiente e snella: arrivi , cerchi sui tabelloni attaccati al muro nei pressi della partenza il tuo numero di pettorale e lo ritiri, il tutto molto facilmente. Guardando i tabelloni noto che sono l’unico iscritto non tesserato ad alcuna società: oggi corrono soli corridori abituali e non i runner della domenica, escluso ovviamente me! E si capirà subito dal primo Km, dove nessuno trotterellerà’ facendo due chiacchiere con l’amico, come io, e molti, abbiamo fatto a Torino. Prima della partenza ho un oretta da cazzeggiare che mi permette di bermi un cappuccino, di caricare la tensione giusta ,e di fare anche un po’ di riscaldamento.
Ok siamo al trionfale start con sparo e lancio di coriandoli. La strada di partenza e’ stretta ma l’andatura del gruppo e‘ per me buona e non vengo rallentato dai miei ritmi. Passano i Km1, 2 3, e 4 e cerco di capire come sto andando, tiro cosi fuori dalla tasca il papirone: ieri mi ero preparato su un bel foglione di carta le proiezioni al Km di quello che voleva essere il mio obiettivo, un andatura di 4’50” al Km, contando di consultarlo in gara per valutare l’andatura. “Più o meno ci siamo …forse indietro di 10 sec, devo accelerare” – mi dico. Ma sta cosa di consultare le proiezioni al km mi scoccia, basta, non lo farò più, non monitorerò così piu’ la mia andatura e andrò avanti a sensazione, cercando di fare il massimo, accettando di correre il rischio di scoppiare prima dell’arrivo, “in fondo” – penso – “e’ un’ esperienza che potrebbe servirmi da lezione”. Credo di aver incrementato l’andatura e non mi pare di aver avuto significativi rallentamenti se non su qualche lieve salita, un po’ dietro una runner con pantaloncini tecnici violetto che meritava una accurata contemplazione, e un po’ ai rifornimenti. Al Km 10 contavo di bermi un sorso d’acqua, quella poca che solitamente dal bicchiere riesce a finirmi in bocca e non sbrodolata sulla maglia, ma il rifornimento e’ un breve tavolo alla fine del primo giro all’arrivo e mi sfugge via. “Porca miseria, ho sete”. Il miraggio del prossimo ristoro al Km 15 mi fa andare ancora meglio. Guardo il tempo e mi accorgo che sono sotto le mie proiezioni ma non riesco a fare conti sui tempi. Finalmente arrivo all’acqua e mi chiedo quale sia la carota da seguire che mi possa far spingere gli ultimi 6 km. Sono stanco, anche se la voglia di correre e’ forte, “e poi” – penso – “l’arrivo e’ in centro nel paese, tra i portici e la gente ai tavolini dei bar che ti guarda e applaude”, una carota la ho creata. Stavolta lo scatto degli ultimi 5-6Km non c’e l’ho nella gambe, ho tenuto la mia massima andatura possibile e non ho riserve. Solo agli ultimi 2-3 Km forzo un po’. Taglio il traguardo al tempo di 1h38’05”. WOW! Molto oltre le mie aspettative. Andatura media 4’40“ al Km,10 sec al Km meglio del mio stupido foglio.Ho dato il massimo e posso essere soddisfatto. Dedico un grazie al mio ginocchio, lagnoso in allenamento in settimana ma che in gara e’ stato silenzioso e buono. Nei prossimi giorni se mi dira’ qualcosa gli darò retta e sarò gentile.
Un buon frullato di frutta e biscottini mi ristorano dalle fatiche.
Di questa maratona ricorderò : i runners che fanno pipi’ sui muri, un tipo che correva scalzo (incredibile), l’odore di mentolato che c’era allo start, lo scoppio dei coriandoli per la partenza, i pantaloncini viola - e loro contenuto - della runner, la premiazione disertata da molti vincitori, la sensazione di correre nella via centrale di un paese sotto lo sguardo della gente, il fatto di aver fatto del mio meglio.

La prossima gara sara’ su una distanza nuova per me, i 10Km.

5 commenti:

GIAN CARLO ha detto...

Farai 43.45 sul 10000

Daniele Uboldi ha detto...

Direi solo gran bei ricordi da questa gara e bella esperienza. Ottimo tempo.

Paolino73 ha detto...

Questa volta sei riuscito a goderti la gara e a chiuderla anche con un'ottimo trmpo.
Ciao e Forza Toro

... E io corro! ha detto...

Grande, e te la sei goduta: vedrai che migliorerai ancora! Stavo pensando chi potesse essere la tua "lepre" dai pantaloni viola ehehe(..il ritmo della Cammalleri ,possibile indiziata, l'ho retto solo i primi 8 km poi è sfilata via in progressione per chiudere in un , per lei modesto, 1.31)..indagherò :)

ps. se possibile evita il latte prima di correre, un caffè è sufficiente...

Ciao!

franchino ha detto...

Complimenti!
E' andata benee andrà ancora meglio!

Ciao, forza Toro e viva i pantaloncini delle runner!